Ohhhhhhhhhhhhh...qui bisogna iniziare a raccontare tutto. Ma proprio tutto.asbr73 ha scritto: ↑mercoledì 6 gennaio 2021, 18:11
ASCOLI – BARI – 4-0
Giunge ad Ascoli il Bari, secondo in classifica, imbattuto in trasferta e forte della miglior difesa del torneo.
Dalla cronaca: “...Il gioco dell'Ascoli nei primi 45 minuti è stato deciso e implacabile: 2 occasioni 2 gol. Il Bari ha mancato nel gioco offensivo. Le sue punte sono state fermate da una difesa ascolana molto attenta….”. Bertarelli (poderoso bolide in corsa col piede mancino, al volo su cross teso di Gola da sinistra al minuto 11’) e Colombini (al 40’ l’ala batte il portiere pugliese “in uscita”) mandano le squadre al riposo sul 2-0.
Ad inizio del secondo tempo l’espulsione di due giocatori del Bari agevola alquanto i padroni di casa, che hanno la capacità di chiudere addirittura sul 4-0 (Colombini causa un autogol e poi ottiene la personale doppietta sul finire): risultato davvero clamoroso, tanto più che ottenuto contro una squadra che aveva concesso solo 3 gol in 7 gare.
Giornata forte, giornata incredibile.
Credo che per la maggior parte degli ascolani, l'Ascoli da "cotta vera" sia passata ad "amore da non poterne più fare a meno".
Ascolani e città.
Il Bari fino a due domeniche prima era la più grossa sorpresa del campionato.
L'anno prima, con mister Toenatto (ora al Foggia) aveva pronostico per risalire e fallì clamorosamente restando a metà classifica sin da subito.
Il vecchio organico forte e dal passato glorioso era ormai giunto al capolinea, la società lo capì e ricostruì, su giovani rampanti, il tutto.
Non aveva favori del pronostico, prima c'erano: Genoa, cesena: Catanzaro; Catania; Foggia; Varese .
Ma era partita benissimo, insieme al Genoa, fino a due domeniche prima, sembrava destinata a far corsa a sè per la promozione.
Di certo, fino a quel momento la miglior squadra della B.
In panchina avevano preso un giovane: CArlo Regalìa.
Alla prima esperienza in panchina.
O meglio, l'anno prima, massimo apice di carriera fin lì, era stato il "secondo" al Cesena di Gigi Radice (Gigi radice quell'anno allenava ancora il Cesena che porterà alla serie A).
Mossa che si stava rivelando azzecatissima.
Un Bari giovane, giovanissimo, che aveva in Gianfranco Casarsa ala-attacante capelluto, diciannovenne, un giocatore che pareva non averci niente a che fare con la B. Infatti andrà subito in A, fiorentina e perugia, sempre in odore di nazionale ma mai indossata (a quelt empo la maglia azzurra era davvero il traguardo più prestigioso da raggiungere. E nessuno voleva mollarlo. Attaccanti fortissimi ne avevamo tanti. Trovò sempre la strada sbarrata. Ma era davvero forte. Proveniente dal vivaio della spal di mazza. Agli albori della carriera venne soprannominato il "George Best delle Puglie" per via di una certa rassomiglianza fisica con Best.).
La settimana prima, inopinatamente e in casa, fu battuta dal Perugia. Gli sbalzi di una squadra tanto sbarazzina.
A brecciarolo la domenica mattina prima e dopo la messa delle undici, si radunavano tanti del paese per fare le chiacchiere domenicali. Soprattutto e quasi sempre di sport, ossia di calcio: di Ascoli!
Finita la Messa, tre diciotteni, tra cui mio fratello, tornarono dal centro con notizie eclatanti!
I tifosi baresi, venuti in massa da Bari e altri posti, con lettorina, dalla stazione andavano in su, verso il ponte di Porta Maggiore, per fare la discesa dei mulini e andare allo stadio: avevano rubato e devastato il bar Piccadilly!
Bar famoso a quel tempo che si trovava, nelle vetrine sotto del palazzo dove stava l'Istituto Cecco d'Ascoli, di fronte al palazzo del Consorzio Agrario, appena prima del ponte di Porta Maggiore venendo dalla stazione.
Bar enorme, grande, a più stanze, con cassiera e servizio al bar e ai tavoli, se non vado errato pure gelateria (non ve n'erano tanti a quel tempo che facevano pure i coni gelato). Pulito, molto in vita. Elegante.
Nessuno, in Ascoli, era abituato all'orda di barbari, con tanto di ladri.
Nessuno.
Fu un fulmine a cielo aperto e colpirono la città a tradimento.
Dal Bar Delfino, si era venuto a sapere la cosa.
La successiva pasticceria Royal, sempre gremita alla domenica mattina sapeva pure e iniziò a vedere il trambusto.
(mio fratello e i due amici erano proprio lì. A fare il filo certamente a qualche cassiera o barista. La Royal ce ne aveva sempre di carine e giovani)
Dal Bar delfino capitanati da gianni Bruni erano partiti i nostri, ingrossati, ad esempio, man mano che andavano sù da tanti altri, tipo i tre giovani della royal.
scazzottata generale, scazzottata forte.
Magari non furono rintuzzati del tutto, ma almeno non poterono fare danni agli esercizi circostanti.
Almeno arrivarono dentro lo stadio senza poter nuocere a nessuno della città.
C'erano state scazzottae memorabili, dai racconti generali.
Bene. Bene.
Sta cosa la vengono a sapere pure le donne e mamme del paese.
Anzi, come usa, le cose si ingrandiscono a dismisura: "Tanti sono usciti di prigione, qualcuno scappato. Si sono viste armi. La Polizia neanche è riuscita a perquisirli. Il sangue! tanto sangue! Adesso aspettano la vendetta dentro lo stadio. Da mo che sono entrati!" (questi erano diventati i tifosi baresi, con l'andare in là di bocca in bocca, nei racconti)
Apriti cielo!
La vicina di casa non vuole mandare il figlio allo stadio.
Mamma che mi guarda come per dirmi: "Figlio decidi da solo, adesso, di non andare: perchè sennò te lo devo impedire io!"
Mio fratello che non si mette dalla mia parte, enanche quella di mamma, ma sto da solo.
Scappo fuori e urlo, se non mi lasciate andare vado a piedi e parto adesso!
Iniziano i conciliaboli tra tre o quattro mamme.
A me non mi sposta nessuno, io andrò!
Gli altri possono fare quello che vogliono.
Resta il fatto che, rientro inc asa, mangio veloce e vado alla partita. Qualcuno di quei miei coetanei non venne.
Mamma in pena, per carità, ma anche dell'idea che non mi aveva fermato perchè mi avrebbe dato troppo dolore se lo avesse fatto.
Era una settimana che parlavo della partita contro il Bari! Una mamma, anche se a fin di bene, non arriva a certe crudeltà.
Si entra, c'è animazione diversa dalle altre partite, ma si entra ai soliti distinti.
Domenica bellissima piena di sole. (sono state quasi sempre domeniche di sole, tranne la prima col varese, queste prime partite dell'acoli in serie B.)
Mi metto sulla ringhiera. Mancherà un'ora e mezza circa. Forse meno.
la madoschella!
A venti metri da me, sulla balaustra di lato verso la Nord, c'è trambusto forte.
Da sotto ai parterre, una decina di giovanotti ascolani, sale su verso la ringhiera dei distinti, arrampicandosi!
Lì ai distinti Gianni Bruni in giacca viola con bottoni in ottone oro, baffo elettrico e occhi azzurri e verdi che iniettavano veleno, sta con un gruppo e guarda con urla, degli altri, verso un gruppo di baresi sovrastante. Vi sono cinque o sei gradini di distanza.
Intanto questo sotto sono saliti e li hanno raggiunti.
Iniziano le scazzottate.
Si, perchè non è una rissa moderna da stadio come la intendiamo noi, ma scazzottate singole: due contro due. Ma a cazzottoni veri. Sentivi i colpi, qualcuno sanguinava.
Se le spartirono, comunque, anche se noi dicevamo che gliele avevamo suonate.
Certamente Gianni, anche perchè spiccava più degli altri, ne aveva date molte più di quanto prese.
Sembra strano, ma a quella cosa piacque un bel pò.
Nessuno mi avrebbe mai toccato, come nessun ragazzino o bambino fu coinvolto, anche tra i baresi.
Ti vedevi pugilato vero dal vivo eheheheheheheheeh.
In dieci minuti, forse un pò di più per via delle code in appendice, finì tutto.
I baresi più facinorosi si rintanarono sopra, sempre verso la balaustra che dava alla Nord, ma fino alla fine della partita nessun altra scazzottata o che. Nulla.
Quella parentesi si chiuse lì.
Per noi mancava pure Segio Vezzoso.
Schicchi prese la "2" perchè Mazzone non volle rischiare il giovane e acerbo Legnaro dall'inizio.
E a terzino sx esordì un granatiere, con capelli lunghi e faccia da killer, baffi, possente, il più possente dei ventidue, ancora più di Colautti: Mario Barbaresi proveniente dal Toro! Mai visto prima!
Ma faceva la sua figura. Spiccava su tutti.
La partita inizia.
Li temiamo molto.
Boh...iniziamo a giocare e giochiamo solo noi, loro ci corrono dietro e basta.
Dopo pochissimi m inuti: gol! Bertarelli gol! Innescato da un Gola ancora immenso. Il loro portiere manco si è accorto che abbiamo tirato e fatto gol!
Tripudio. Gli spalti sono un tripudio.
DAll'altra parte, intanto, dalla ns parte sx, si nota sempre più spesso quel nostro "TRE", mancino, che non disdegna di menare, che ha anche tocco di palla (i mancini mi hanno sempre impressionato e colpito più dei destri), sembra irresistibile.
Abbiamo trovato una guardia svizzera che sta dalla nostra parte.
Sontuoso. (sarà la migliore sua partita con la nostra maglia, per distacco).
Stiamo per finire il tempo e Mario "Bruschetta" Vivani, con un giochino dei suoi a centrocampo guadagna venti metri e si libera il campo, con un passaggio tra il terzino sx e il libero, filtrante, degno del miglior rivera, lancia colombini che, di destro, la mette dentro!
Due a zero, due a zero per noi. Meritatissimo.
Stiamo tritando il grande Bari! Non ci si crede!
Si ricomincia e quel "tre" bianconero gioca sotto di me.
Me ne innamoro.
Questo giocatore non lo lascio più.
Non fa passare nessuno, Casarsa gioca dalle sue parti ma dove và?!?
Questo lo anticipa e riparte. Quando fa un dribbling di troppo lui gli entra, non per fargli male, che potrebbe, ma senza sconti.
Verso la metà del secondo tempo, parte in avanti palla sul sx, capelli al vento, una furia (in ascoli non eravamo abituati che il ns terzino sx per anonomasia, Schicchi, non lo avevo mai visto passare la metaxcampo avversaria), scambia con Gola, triangolo, arriva quasi sul fondo e mette una mazzata dentro l'area, si avventano bertarelli e il loro "quattro" che la sbatte alle spalle del suo portiere.
(alt! Ho detto una cazzata, tradito dai ricordi e dal rapimento verso Barbaresi. Quell'azione di Barbaresi non si concluse con l'autogol, ma quasi, sempre del numero quattro loro.
Dopo quell'azione lui fu sostituito da Legnaro e Gola, in quello stesso minuto mise lòa palla al centro e il loro "quattro" fece quello che stava facendo prima con Mario barbaresi: autogol!!! Scusatemi ma, io sono come San tommaso e quando vado a rileggere, scorro con la mente, e mi sono accorto che...eheheheheheheheh)
Apoteosi, lo stadio è tutto in piedi.
Sin qui l'Ascoli ha fatto sempre belle figure, gare arcigne, ma mai è stato così bello, neanche col Lecco, mai ha dominato l'avversario così. Mai ha funzionato come un orologio svizzero.
A pochi minuti dalla fine, giusto in tempo per prendersi, ai danni di tutti (perchè tutti lo avrebbero meritato) la palma di migliore in campo, Colombini con un'altra fuga mette in rete il quarto gol, per la sua personale doppietta.
Non ci si crede, anzi no, è tutto vero: siamo stati fortissimi come mai.
Il miglior Ascoli di sempre in quella partita.
Pare incredibile ma stiamo cavalcando un'avventura che sembrava dovesse disarcionarci alle prime curve e invece la cavalchiamo come un Raimondo D'Inzeo (I F.lli D'Inzeo erano i cavalieri italiani per antonomasia e raimondo pure Olimpionico medaglia d'oro e vincitore, come il fratello, di vari mondiali e concorsi itnernazionali).
Finito, succede una cosa.
Giorno dopo, sto guardando sul mio giornale la bellissima classifica e dico:
"Ma com'è che tutti parlano di Ascoli spettacolo perffettamente a centroclassifica.
Unici, per la prima volta, come per distinguerci da ogni altra squadra, a Otto Punti.
Ma perchè tutti dicono che siamo a tre punti dalla quota retrocessione e nessuno a due dal terzo posto?
(me lo chiedo tante volte, sono tentato di dirla e chiederla questa cosa, a chi sento ragionare dell'Ascoli. vabbè tutto, ma la realtà è quella.
Anche i giornali e i giornalisti, compresi il mio Nino, rimarca che la classifica dell'Ascoli è magnifica poichè ha messo a tre punti la zona retrocessione!
Ma perchè? continuo a chiedermi.
...lo capirò la settimana successiva il perchè...eheheheheheheheheh
Giornata e settimana M E R A V I G L I O S A ! ! !
Poscritto: sempre rileggendo, adesso mi son reso conto di una cosa che, stavolta mi sfugge del tutto.
Il preciso ASBR dà nella cronaca un Bari che finisce la partita in nove.
Beh, devo dire che io non ricordo affatto alcuna espulsione di giocatori del Bari in quella partita,.
Botte sugli spalti sì, ma quella partita agonisticmente, la ricordo come una partita correttissima.
A questo punto mi si apre un mondo, bello per un verso brutto per un altro.
La parte brutta: ca##o come sono invecchiato che non ricordo le espulsioni, E tutt'ora per me quella partita è finita undici contro undici.
La parte bella: trascinato da quell'Ascoli tendevo a domenticare le cose a favore? Se sì: meglio così, no? eheheheheheheheheh
Comunque serio, mai nei miei ricordi di quel giorno ho visto espulsioni. dico seriamente!