Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Rozzi e Mazzone ep.1 (1968/69)

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asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Rozzi e Mazzone ep.1 (1968/69)

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1968/69
Serie C – Girone B

L'ultima partita del campionato 1967/68 era stata Ascoli - Spezia - 1-1, occasione per il nuovo presidente Costantino Rozzi di veder giocare per la prima volta la “sua” squadra, opposta ai secondi in classifica. La gara - praticamente un'amichevole visto che entrambe le compagini non avevano più obiettivi - “colpisce” comunque Rozzi, che già inizia a “programmare” progetti ambiziosi e che nota in particolare l'autore del gol spezzino Desio mettendolo subito in cima alla “lista degli acquisti”.
Le sue parole che ricordano quel periodo: “Dunque, sul finire del campionato 1967/68, accettai la Presidenza dell'Ascoli. La prima partita a cui assistetti fu quella contro La Spezia. Mi resi immediatamente conto di quanta differenza ci fosse tra la nostra squadra e quella ligure. Mi dissi che se anche fossi dovuto stare sulla poltrona (ma era più una sedia, allora, che una poltrona) presidenziale a tempo limitatissimo, non mi andava proprio di vedere la Del Duca Ascoli (si chiamava così) sempre ultima. La squadra, per la verità, era stata già programmata per il campionato successivo con qualche cambiamento per cui mi ritrovai con Dino Da Costa allenatore e mi stava benissimo”.
In realtà Rozzi assume come nuovo allenatore proprio dallo Spezia Evaristo Malavasi e rafforza la Del Duca con “fior di giocatori” che promettevano di “fare sfracelli”.
Sempre Rozzi: “Ecco, la campagna acquisti cominciò su presupposti totalmente diversi da quelli sui quali si era basata fino a quel momento sia dal punto di vista tecnico che da quello economico. Prima di tutto, si cercarono giocatori che davvero fossero utili all'economia del gioco, non a quella dell'associazione; in parole povere si localizzavano nei rispettivi ruoli badando alle loro capacità tecniche non alla spesa che comportavano.”
Arrivano infatti i centrocampisi Desio (forte fisicamente e dotato di un gran tiro, che aveva “stregato” Rozzi) e Giampaglia (tecnico e fantasioso) da La Spezia, il portiere Armando Buffon (cugino del più famoso omonimo Lorenzo), i difensori Girotto, Flamini e Moretti, gli attaccanti Zucchini, De Bernardi e Zeli.

La Del Duca inizia il campionato come meglio non si potrebbe: arrivano due vittorie di fila (entrambe 1-0 in casa) contro Rimini (gol di De Mecenas) e Prato (gol di Desio).
La prima trasferta è un severo 0-3 a favore della Massese, cui segue la vittoriosa trasferta di Forlì (2-1 siglato Desio - De Bernardi).
La Del Duca dopo la IV Giornata occupa il secondo posto assieme al Siena (ad un solo punto dall'Empoli capolista) ed il 13 ottobre 1968 attende per la V Giornata proprio i bianco-neri toscani per lanciarsi all'assalto “della vetta della classifica”.
Del Duca Ascoli - Siena termina con una vittoria 2 - 0 ( Desio e De Mecenas i marcatori) e consente agli uomini di mister Malavasi di preparare col morale “alle stelle” il derby contro la Samb.
Allo Stadio Del Duca fra ascolani e sambenedettesi matura uno scialbo 0 – 0 (“nulla di fatto” sia nel risultato che nel gioco) che lascia un po' “l'amaro in bocca” ma che conferma la Del Duca al secondo posto, staccata di un solo punto dall'Empoli.
La gara successiva è in Liguria contro l'Entella (ancora senza vittorie e con soltanto 3 punti in classifica): quella che sarà l'ultima partita della carriera di Carlo Mazzone e l'ultima partita in bianco-nero di De Mecenas - ceduto al Lecce - si risolve in un trionfo per i padroni di casa, i quali rifilano un sonoro 3-0 ai malcapitati avversari che comincia ad “inquietare” il vulcanico Rozzi, ormai già determinato nel voler catapultare Ascoli sportiva su palcoscenici “impensabili”.
In casa la Del Duca continua a far risultati e continua a mantenere inviolata la propria porta: si batte 1-0 la Pistoiese con gol di Pierbattista al 81' e si arriva “in vetta”: Empoli (bloccato a La Spezia), Siena e Del Duca sono primi ad 11 punti.
Ora i ragazzi ascolani sono attesi in Sardegna per le due partite con Olbia e Torres: succede che si ottiene solo un punto (1 - 1 ad Olbia) e che Malavasi viene mandato via. La squadra viene affidata temporaneamente al secondo allenatore Pandolfi, coadiuvato dal “capitano” Mazzone ormai non più in grado di giocare.
Il cambio tecnico dà i suoi frutti. Si vince 2 - 1 contro lo Spezia ed addirittura si va ad espugnare Empoli (1 - 0 con gol di Scichilone) e così la Del Duca, assieme alla Massese che batte l'Arezzo, aggancia le prime in classifica: proprio Empoli ed Arezzo.
Ed arriva il nuovo allenatore: viene ingaggiato Guido Capello, reduce da un ottimo lavoro con le giovanili del Lecco e da una buona Stagione a Macerata.
La Del Duca “si blocca” non segnando per 3 partite (guadagna solo un punto) poi chiude il Girone di Andata con 3 vittorie e 7 punti nelle ultime 4 gare.
I bianco-neri sono secondi in classifica a -1 dall'Arezzo.
Da segnalare a fine anno un'amichevole con la Fiorentina il 29 dicembre 1968, in occasione della presentazione della “targa commemorativa” in onore di Del Duca (quella ancora visibile all'esterno della Tribuna Centrale): arriva una sconfitta 1-3 contro i futuri Campioni d'Italia (gol ascolano di Tarantini grazie ad un colpo di testa in “volo d'angelo”).

Inizia febbraio 1969 ed inizia in Girone di Ritorno.
La Del Duca non segna né a Rimini (0-1 firmato dall'ex di turno Ghelli) né a Prato (0-0).
La classifica recita Arezzo 29 – Massese 27 – Del Duca 26.
Siccome per la III Giornata arriva in Ascoli la Massese (una vera “bestia nera”) si giunge ad un punto davvero cruciale del campionato: il I tempo la Del Duca lo chiude in vantaggio grazie al primo ed unico gol del deludente attaccante Palma nel suo biennio in bianco-nero. La Massese pareggia in apertura del II tempo e riesce a guadagnare un prezioso punticino, complice un grave errore della terna arbitrale ai danni della Del Duca: viene annullato per inesistente fuori-gioco un gol realizzato da Palma (ed a fine gara l'automobile del guardalinee “colpevole” finisce sul greto del Tronto...) così la squadra di mister Capello rimane terza in classifica fallendo il sorpasso sugli avversari.
Contro il debole Forlì (solo una vittoria in campionato per i romagnoli...) la Del Duca vince 2-0 grazie a Giampaglia (su rigore) ed a Tarantini (gol di tacco) poi contro il Siena in Toscana si chiude 0-0 alla vigilia di Samb - Ascoli.
Al Ballarin è il rossoblu Urban al 81' a segnare il gol partita.
Un brutto Del Duca Ascoli in un colpo solo perde i due punti, il sentito derby e “di fatto” la possibilità di lottare per la promozione. Dopo un po' perde anche l'allenatore visto che Capello se ne va e la squadra viene riaffidata a Mazzone, sempre più stimato da Rozzi che ha designato proprio l'ex giocatore trasteverino - ormai ascolano d'adozione - come allenatore delle giovanili.
Tarantini segna “a ripetizione” (4 reti fra maggio e giugno) e sarà il nostro bomber stagionale con 8 gol, la difesa concede poco (sino all'ultimo match con lo Jesi non subisce mai più di un gol a partita), si vince persino ad Arezzo alla terz'ultima contro la squadra che quel giorno ottiene la matematica promozione in Serie B e si chiude terzi in classifica.
asbr73
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Armando Buffon, portiere 1968/69.
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asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Rozzi e Mazzone ep.1 (1968/69)

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Per Mazzone la prima volta sulla panchina dell'ASCOLI (24 novembre 1968): il suo esordio come tecnico, al momento provvisoriamente "subentrato".
Del Duca - Spezia - 2-1

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Dalla autobiografia di C.Mazzone "Una vita in campo"
Dalla autobiografia di C.Mazzone "Una vita in campo"
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